“Le disposizioni del Dl “ Cura Italia “ sono assolutamente in linea con gli obiettivi degli operatori di potenziamento delle infrastrutture di telecomunicazioni fisse e mobili, la cui realizzazione richiede tuttavia il completamento di una serie di attività anche da parte delle Pubbliche Amministrazioni , soprattutto a livello locale”. Lo afferma in una nota Pietro Guindani , presidente di Asstel-Assotelecomunicazioni , a proposito della necessità di potenziare la rete in banda ultralarga per consentire al maggior numero possibile di italiani di lavorare in smart working durante l’emergenza coronavirus .
“Va considerato però – aggiunge Guindani – che in questi giorni i procedimenti autorizzativi amministrativi stanno rallentando, in molti casi arrestandosi completamente, a causa delle difficoltà di funzionamento degli uffici. Quindi si pone la necessità di affrontare questo problema in modo dedicato, per creare concretamente le condizioni affinché gli operatori possano proseguire rapidamente tutte le iniziative e le misure necessarie a potenziare le reti e garantire i livelli di servizio adeguati all’aumento della domanda”.
Nonostante questa criticità Guindani esprime a nome di Asstel “apprezzamento per le dichiarazioni del Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, Mirella Liuzzi e della Ministra Fabiana Dadone che riconoscono come fondamentale l’impegno degli operatori della Filiera delle telecomunicazioni nel garantire il corretto funzionamento delle reti di tlc in questo momento di crescita esplosiva del traffico dovuto all’emergenza Covid-19 ”.
Proprio oggi in un’intervista al Corriere della sera sul tema delle reti in banda ultralarga è tornata anche Paola Pisano, ministro all’innovazione tecnologica e alla digitalizzazione, parlando del digital divide che affligge 11 milioni di italiani: “La situazione non si risolve in due settimane – ha sottolineato – Ma la strada da seguire è il potenziamento delle infrastrutture digitali, con la banda larga e il wi-fi”.