Nella guida di oggi scopriremo come cambiare DNS su Android : i DNS, lo abbiamo visto diverse volte su altre guide dedicate a questo tema, sono delle stringhe di numeri che hanno il compito di “tradurre” gli IP di ogni sito Internet , permettendo a noi navigatori di accedervi in modo facile, semplicemente digitando il nome del sito stesso . Tecnicamente, infatti, ogni sito ha come indirizzo una serie numerica, molto difficile da ricordare: ecco perché i DNS sono importantissimi per rendere Internet quello che conosciamo.
Sommario
Perché cambiare i DNS
Quali sono i migliori DNS
Cloudfare
Google DNS
OpenDNS Home
Level3
Cambiare i DNS su Android: i passaggi da seguire
Cambiare DNS Android Wifi senza root (per tutti)
DNS Android e root per Internet mobile (3G o 4G)
Perché cambiare i DNS
Ma perché dovremmo cambiare DNS su Android? Che cosa c’è che non va con quelli impostati di default? Perché alcuni “traduttori” potrebbero essere più performanti di altri e consentono di avere prestazioni più alte. Stiamo parlando, ovviamente, di lievi miglioramenti: non aspettiamoci, ad esempio, una velocità da fibra ottica se si utilizza un’ ADSL ! Tuttavia le performance potrebbero comunque essere più soddisfacenti con dei DNS alternativi: ad esempio lo streaming video su Netflix potrebbe essere più fluido, il download un po’ più rapido, etc…
Vediamo, dunque, come cambiare DNS su Android e quali sono i passaggi da seguire per modificarli. Vi anticipiamo fin da ora che la procedura non è sempre così facile e diretta su un dispositivo mobile: tutto dipende, infatti, dal tipo di connessione che si sta utilizzando, Wifi o mobile (3G/4G).
Quali sono i migliori DNS
Prima di cominciare con le guide, però, vediamo quali sono i migliori DNS di questo periodo, secondo alcune testate e community di settore. Ne prenderemo quattro dei più utilizzati, ma vi diciamo già che la scelta è molto più ampia: potrete trovarne altri anche con una normale ricerca su google, cercando ad esempio “i migliori DNS” o “best DNS”.
Arrivati di recente e considerati tra i DNS più veloci di sempre, nei test effettuati sembrerebbero avere delle performance sensibilmente migliori rispetto agli indirizzi concorrenti. Ecco quali sono i codici:
DNS primario: 1.1.1.1
DNS secondario: 1.0.0.1
La stessa Google mette a disposizione i propri DNS e sono molto utilizzati, sia da linea fissa che mobile. Ecco i valori:
DNS primario: 8.8.8.8
DNS secondario: 8.8.4.4
Di recente acquisizione del colosso Cisco, gli OpenDNS Home offrono anch’essi delle buone prestazioni ed alcuni esercizi utili per l’utenza consumer, come ad esempio la protezione dalle minacce informatiche più diffuse, come ad esempio il phishing, e un sistema di parental control. I valori sono i seguenti:
DNS primario: 208.67.222.222
DNS secondario: 208.67.220.220
Anche i Level3 sono dei DNS utilizzati spesso e con soddisfazione dai clienti. Per poterli utilizzare è necessario impostare i seguenti indirizzi:
DNS primario: 209.244.0.3;
DNS secondario: 209.244.0.4
Dopo aver visto alcuni dei DNS alternativi, passiamo ora alla pratica: come cambiare DNS su Android? Ecco che cosa bisogna fare, facendo una distinzione importante tra due diversi casi.
Cambiare i DNS su Android: i passaggi da seguire
Il root, per chi non lo sapesse, è una sorta di “sblocco” dello smartphone, a seguito di una procedura più o meno complessa (per utenti che non hanno dimestichezza con tali pratiche), che permette di ottenere dei “permessi” con cui sarà possibile modificare delle impostazioni altrimenti impossibili da cambiare. Il root di uno smartphone cambia a seconda del modello di telefono posseduto e spesso questo potrebbe significare il decadimento della garanzia.
Questo significa che non potrò cambiare i DNS Android? In realtà, se siete connessi ad una rete Wifi della vostra linea fissa o di un altro servizio che non sia mobile, potrete farlo senza sblocchi o root . Come? Ecco i passaggi da seguire:
innanzitutto, cancellate il vostro collegamento alla rete Wifi, se siete già connessi: dovrete, infatti, partire come se vi connetteste per la prima volta;
scegliete la rete Wifi a cui volete allacciarvi, digitate l’eventuale password e poi aprite il menu “ Opzioni avanzate ” che trovate subito sotto;
sotto la voce “ Impostazioni IP ” scegliete l’opzione “ Statico ” e compilate la parte relativa ai DNS con i dati del servizio dai voi scelto;
una volta fatto, cliccate su connetti ed il gioco è fatto: siete riusciti a cambiare DNS su Android senza root.
Come già anticipato in precedenza, per effettuare un cambio DNS 3G o 4G è necessario avere lo smartphone con i permessi di root : su questo punto, purtroppo, non possiamo dare delle informazioni valide per tutti perché, lo ripetiamo, ogni modello ha una propria procedura e non tutti i telefoni in commercio sono “sbloccabili”. Anche in questo caso, quindi, il buon vecchio Google potrà esservi d’aiuto effettuando una ricerca mirata.
Se, invece, avete già il telefono o il tablet Android con i permessi di root, potrete seguire questi passaggi:
scarica un’app dallo store che ti possa permettere di cambiare i DNS: tra le più utilizzate vi segnaliamo Override DNS, DNS Changer, Set DNS, BIG DNS Changer, etc… ;
seguite le istruzioni dell’app che avete scelto: alcune vi permetteranno di impostare i DNS attraverso una lista di servizi, in altri casi sarete voi a digitare i DNS che preferite, magari scelti dalla lista che vi abbiamo segnalato in questa pagina;
confermate le modifiche (generalmente attraverso il pulsante “OK” o “Apply”;
se richiesto, riavviate il telefono.
Se siete arrivati fino alla fine di questa guida, ora saprete come cambiare DNS su Android: a parte il tema “root”, come avrete visto, si tratta di una procedura semplice e che non richiede particolari conoscenze tecniche.
Se non siete soddisfatti delle prestazioni del vostro operatore pur avendo cambiato i DNS, invece, potrete prendere in considerazione l’ipotesi di cambiare compagnia : su ComparaSemplice.it avrete modo di confrontare le tariffe cellulari più adatte al vostro profilo, con un risparmio potenziale che supera i 60 euro all’anno . Provatelo subito: il servizio è gratuito.