È Juniper la network company il cui brand value è stimato in maggiore crescita. A seguire Ericsson. Per tutti gli altri big la curva è in discesa . Questa la fotografia che emerge dall’ elaborazione dei dati di Brand Finance da parte di Statista.
Nonostante i dati del terzo trimestre di Ericsson mostrino i segni di un calo delle vendite a causa di problemi alla catena di approvvigionamento ed anche degli impatti geopolitici legati alle restrizioni della Svezia nei confronti di Huawei che hanno provocato la contro-offensiva della Cina nei confronti della compagnia svedese (che peraltro sta già chiudendo alcune delle sue attività nel Paese asiatico), Ericsson ha messo a segno importanti contratti 5G a partire da quelli con i giganti delle telecomunicazioni americani AT&T e Verizon . Di contro però il valore del brand Nokia resta più elevato nella classifica di Brand Finance.
Dal grafico elaborato da Statista la valutazione di Ericsson si aggira attorno ai 3 miliardi di dollari (dato di febbraio 2021) pari a un terzo del valore attributo alla rivale europea Nokia “quotata” 9,4 miliardi. In cima alla lista resta saldo il colosso tecnologico cinese Huawei con un valore di 55,4 miliardi e al secondo posto si piazza, ma a distanza, la statunitense Cisco con 20,1 miliardi. Ma la classifica potrebbe ribaltarsi nei prossimi anni: i tassi di crescita e soprattutto di decrescita di alcuni brand – Huawei ad esempio perde il 14,9% per effetto del ban Usa dal 2019 e non se la passa bene nemmeno l’americana Cisco che lascia su strada il 13,7% – non consentono di fare previsioni nette per gli anni a venire.
La prossima frontiera per i produttori di apparecchiature per telecomunicazioni sarà la copertura capillare con reti 5G per uso aziendale e privato. Secondo i dati di IPlytics, Huawei si piazza al primo posto anche in questo ambito, con oltre il 15% degli attuali brevetti 5G attribuiti all’azienda cinese, seguita da Samsung, Nokia e Qualcomm.