Occhio alle truffe!
Occhio alle truffe!
L'esercizio nei confronti del pubblico dei servizi e attività di investimento è riservato ai soggetti autorizzati dalla CONSOB.
Nella stragrande maggioranza dei casi l'operatività dei soggetti NON AUTORIZZATI , privi quindi dei requisiti, tra cui quelli patrimoniali e organizzativi, previsti dall'ordinamento, anche a tutela degli investitori, si sostanzia in vere e proprie TRUFFE.
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TRADING ONLINE
Come difendersi
Verifica se il soggetto è autorizzato
Se vieni contattato o ti imbatti in un sito web di un soggetto che ti propone il trading on line (ad es. su opzioni binarie e/o operazioni su forex) verifica che sia autorizzato.
Con l'autorizzazione il soggetto viene iscritto nell'elenco delle SIM tenuto dalla CONSOB. Per consultare l'elenco clicca qui. Nel sito della CONSOB è possibile consultare anche l'elenco delle imprese di investimento comunitarie che operano in Italia:
A seguito della Brexit è anche possibile consultare gli ulteriori elenchi delle imprese di investimento di paesi terzi (con succursale e senza succursale) autorizzate ad operare in italia, nonché delle Imprese UK - diverse dalle banche "passaportate" in Italia - non più autorizzate ad operare in Italia dal 1/1/2021.
Allo stato nessun altra impresa di investimento di paesi terzi/UK, salvo quelle comprese negli elenchi sopra indicati, è autorizzata ad operare in Italia
Anche le banche possono essere soggetti autorizzati alla prestazione dei servizi di investimento; pertanto è utile consultare anche gli elenchi pubblicati sul sito della Banca d'Italia.
Verifica se il soggetto è stato già segnalato
Consulta la sezione "AVVISI AI RISPARMIATORI" del sito della CONSOB e verifica se nei confronti del soggetto in cui ti sei imbattuto la CONSOB ha pubblicato un warning e/o ha adottato un provvedimento con cui gli ordina la cessazione dell'attività svolta tramite un sito web.
Consulta la sezione "WARNING AND PUBLICATIONS FOR INVESTORS" dell'ESMA (la CONSOB europea) e verifica se, nei confronti del soggetto in cui ti sei imbattuto, altre autorità europee omologhe alla CONSOB, hanno pubblicato un warning.
Consulta la sezione "INVESTOR PROTECTION - INVESTOR ALERTS PORTAL" della IOSCO e verifica, se nei confronti del soggetto in cui ti sei imbattuto, altre autorità mondiali omologhe alla CONSOB, hanno pubblicato un warning.
Fai molta attenzione. Le società non iscritte negli elenchi tenuti dalla Consob non sono imprese di investimento autorizzate. Inoltre, se non trovi la società nelle comunicazioni a tutela dei risparmiatori ("Avvisi ai risparmiatori") potrebbe comunque trattarsi di una società che sta offrendo servizi di investimento senza le previste autorizzazioni, ma nei confronti della quale non sono stati ancora adottati provvedimenti. Quindi scrivi alla CONSOB utilizzando il modulo SIPE/Esposti.
Contatta CONSOB se hai dubbi
Per ogni altro dubbio contattaci tramite il modulo SIPE/chiedi alla CONSOB o telefona al numero 06.8477611.
Ricorda che le informazioni fornite dai risparmiatori che vogliono tutelarsi da rischio di truffe sono una preziosa fonte di informazioni per la CONSOB e possono fornire importanti elementi di valutazione per l'assunzione di iniziative di vigilanza.
Si ricorda altresì che può essere opportuna anche la presentazione di una denuncia/esposto alle Autorità di pubblica sicurezza, per cautelarsi dall'uso indebito da parte dei truffatori di dati personali (documento di identità, C.F.), bancari o di altro tipo trasmessi in buona fede dai soggetti truffati.
Cosa puoi fare
Se non hai ancora investito
chiedi informazioni al soggetto che ti ha contattato fatti dire il nome della società fatti dire se è autorizzata fatti dire da chi è stata autorizzata fatti dire il numero di autorizzazione fatti dire il sito internet fatti dire dove ha la sede
svolgi autonome e semplici ma basilari verifiche sul web se possibile consulta il sito dell'autorità che avrebbe autorizzato il soggetto (anche per verificare tramite quali siti internet opera tale soggetto e non incappare in cd. siti clone; difatti, in alcuni casi gli operatori abusivi utilizzano siti web la cui denominazione è simile a quella di soggetti autorizzati); se possibile consulta online il registro delle imprese del paese in cui il soggetto ti ha dichiarato di avere sede e verifica le informazioni su di esso (denominazione, sede ecc.); inserisci il nome della società o del sito internet nel motore di ricerca (es. google) e verifica cosa si legge sul web (es. nei forum, blog, etc…).
Se, dopo le tue richieste/verifiche non hai ottenuto informazioni chiare e complete, non avere fretta di investire comunque il tuo denaro in questa società, perché probabilmente si tratta di una truffa .
Se hai investito
Ricorda che l'esercizio abusivo di servizi e attività di investimento è un reato punito con la reclusione fino ad un massimo di 8 anni (art. 166 del Testo unico della Finanza - Tuf).
Invia un esposto tramite il modulo esposti online.
denuncia il soggetto alle autorità di pubblica sicurezza
segnala il soggetto alla CONSOB
Diffida di soggetti che ti promettono il recupero del denaro investito.
Indici di allerta
Alle tue domande il soggetto che ti ha contattato non ha fornito risposte chiare;
Le risposte fornite non hanno trovato riscontro nel web e nei siti da te esaminati;
Vengono promessi ritorni economici molto elevati e/o realizzabili in breve tempo nonché incentivi (bonus) per invogliarti ad investire;
Insistenti telefonate dell'operatore per convincerti a investire (cd. cold calling)
La società ha sede in Paesi esotici/off shore/paradisi fiscali.
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OFFERTA DI INVESTIMENTI DI NATURA FINANZIARIA
Se vieni contattato da un soggetto o ti imbatti in un sito web che, anziché, proporti l'apertura di un conto di trading ti propone l'adesione a iniziative aventi ad oggetto "BENI DIVERSI", contratti tra loro collegati o non meglio precisati "programmi di investimento" per cui:
ti chiede CAPITALI (anche di MODESTA entità)
(anche di MODESTA entità) ti offre un RENDIMENTO (eventualmente prospettando un ritorno economico in percentuali di elevata entità, fuori mercato)
potresti trovarti di fronte ad una proposta negoziale che ha ad oggetto un "investimento di natura finanziaria". In tali casi il soggetto che ti propone l'operazione sta sollecitando il pubblico dei risparmiatori ad effettuare investimenti finanziari.
Per lo svolgimento di tale attività di "OFFERTA" è richiesta la pubblicazione di un PROSPETTO INFORMATIVO, documento APPROVATO DALLA CONSOB che contiene informazioni sull'investimento che ti viene proposto, sui rischi che corri, sulla società emittente e sul suo stato di salute (per consultare la sezione del sito della CONSOB in cui sono pubblicati i prospetti informativi clicca qui).
Lo svolgimento di un'offerta al pubblico di prodotti finanziari in assenza del prospetto informativo è una violazione amministrativa e, molto spesso, nasconde vere e proprie truffe a danno dei risparmiatori.
Indici di allerta
rendimenti elevati;
scarsa trasparenza informativa;
presenza di meccanismi remunerativi premianti (es. schemi piramidali).
Le truffe viaggiano sul filo del telefono, allarme a Cava: «Conoscono gli anziani»
Le truffe telefoniche sono tornate. Nei giorni scorsi altri episodi di raggiri si sono registrati in alcune frazioni di Cava de’ Tirreni. «Quello che colpisce - dice Giuseppe Salsano - è che i truffatori conoscono i nomi di nipoti e molte abitudini delle vittime prescelte, tanto da far pensare che ci siano complici». I sospetti aumentano anche alla luce degli ultimi casi. «Ho ricevuto una chiamata al telefono fisso - spiega una delle vittime - Era la voce di mio nipote. Mi ha chiamato più volte nonna e mi ha detto che dovevano consegnargli un pezzo del computer. Mi ha chiesto se poteva consegnarlo a casa mia. Non so perché mi sono insospettita e ho detto di aspettare e nel frattempo ho chiamato con il cellulare mio nipote. Ho così scoperto che era una truffa». L’anziana è riuscita così a sventare la truffa. Stesso copione in diverse zone della città, gli anziani nel mirino. «Bisogna stare molto attenti - avverte Giuseppe Salsano - e segnalare qualsiasi episodio sospetto. Prima di consegnare del denaro, occorre sempre verificare, chiamando un familiare».
E un altro episodio ha messo in evidenza come il truffatore conosceva il nome del figlio della vittima e alcune loro abitudini: «Ho ricevuto una telefonata alle 13, quando generalmente mi chiama mio figlio - spiega l’anziano - E ha detto il suo nome. Poi, con una voce rotta dal pianto, mi ha detto che aveva fatto un incidente e che era dai carabinieri. Aveva investito una donna. Siccome non sentivo bene al telefono ho passato la telefonata a mia figlia che ha iniziato a fare più domande. A quel punto l’uomo al telefono ha iniziato a parlare in dialetto napoletano e allora mia figlia si è accorta che non era il fratello. A quel punto il truffatore ha chiuso, ma prima ha detto una parolaccia». In tutti questi casi le vittime non hanno avuto la possibilità di avvertire le forze dell’ordine prima che i truffatori si accorgessero di essere stati scoperti. Probabilmente le informazioni le raccolgono nel quartiere.
Spot radio contro le truffe agli anziani, la campagna del Comune
Non farsi distrarre da sconosciuti che abbordano per strada, fuori dalla banca, dalla posta, dal supermercato; accertarsi che chi bussa alla porta di casa sia davvero chi afferma di essere; prestare attenzione a mail, sms e telefonate ambigue. Sono solo alcune delle indicazioni e dei consigli contenuti all’interno della campagna radiofonica volta al contrasto delle truffe agli anziani avviata dall’Ufficio Legalità e sicurezze del Comune di Modena: da alcuni giorni i messaggi sono diffusi da tre emittenti radiofoniche locali – Radio Bruno, Radio Stella e Modena 90 – che li trasmetteranno sino alla fine di ottobre, con l’obiettivo di veicolare le informazioni e gli avvertimenti a quanti più cittadini possibile, contribuendo così a sventare possibili episodi di criminalità che si consumano prevalentemente ai danni di una delle fasce più deboli della comunità.
Nel dettaglio, i tre spot si concentrano su alcune delle principali modalità messe in atto dai malviventi per raggirare le persone, illustrandone anche le relative tecniche. E quindi, se una persona sospetta ci dovesse avvicinare, “non consegniamo denaro, non firmiamo fogli, non diamo informazioni personali, non ascoltiamola se dice che un nostro caro ha bisogno di soldi”, mette in guardia il primo spot, dedicato alle truffe che avvengono per strada. Allo stesso modo, spostandosi in ambito domestico, “non apriamo e non diamo soldi a sconosciuti che bussano alla nostra porta senza preavviso, anche se si presentano come pubblici funzionari o tecnici” è il suggerimento del secondo spot. Inoltre, continua la campagna, “mai comunicare per telefono, messaggio o posta elettronica dati bancari o personali”, ricorda il terzo spot che parla delle frodi sviluppate attraverso i canali telefonici e telematici. In tutti i casi, quale che sia il mezzo del possibile raggiro, i cittadini sono invitati a contattare subito le forze dell’ordine e la Polizia locale: “Non vergogniamoci a denunciare – si sottolinea nella campagna – sono i truffatori che devono vergognarsi”.
La campagna radiofonica è intitolata “Non siamo soli, insieme contro le truffe”, richiamando così anche l’attività degli sportelli “Non da soli”, attivi da tempo, a sostegno delle vittime di reato. L’iniziativa, infatti, è un’azione del progetto “La prevenzione rende sicuri: azioni integrate per il contrasto di truffe e raggiri ai danni della popolazione anziana”, finalizzato appunto a combattere il fenomeno delle truffe telefoniche, via web, per strada e nelle abitazioni, che si è aggiudicato un finanziamento del Fondo unico giustizia del Ministero dell’interno. Il progetto prevede diverse azioni per prevenire raggiri e frodi, puntando su formazione e informazione, coinvolgendo le forze dell’ordine e sviluppando sinergie con enti e associazioni.
In particolare, sono stati organizzati incontri rivolti a operatori e volontari che prestano servizio agli anziani o che con loro hanno modo di rapportarsi (dal Puass ai Comitati anziani, dai sindacati pensionati ai referenti del Controllo di vicinato) e corsi rivolti agli over 65enni soprattutto sul tema dei raggiri in internet. Nelle prime edizioni ha partecipato circa un centinaio di cittadini e, se le condizioni lo consentiranno, in autunno potranno essere effettuate repliche degli incontri in presenza nella Palestra digitale MakeitModena. Nel frattempo, online sul sito del Comune è possibile visionare i tutorial realizzati sul tema della sicurezza digitale e la prevenzione delle truffe e raggiri online
La formazione ha riguardato anche le forze dell’ordine e a questo proposito è stato organizzato un corso per 30 operatori tra Polizia locale, Polizia di Stato, Arma dei carabinieri e Guardia di finanza dedicato al tema del contrasto e prevenzione delle frodi. L’attività di sensibilizzazione si sviluppa costantemente e, in questo contesto, proprio il Comando di via Galilei ha disposto anche una serie di servizi con l’Ufficio mobile finalizzati a dare suggerimenti e consigli, avviando una collaborazione di cui solo pochi giorni fa si è concretizzato un esempio.
Una 85enne residente in città, infatti, ha allertato la Polizia locale perché insospettita dalle modalità di un’offerta di cambio utenza, propostale prima telefonicamente e poi con la “visita” di un addetto commerciale al domicilio: l’immediato intervento ha consentito di verificare che il venditore era in regola ma, soprattutto, l’anziana è stata rincuorata dalla vicinanza degli operatori. In più, nei prossimi giorni sulla pagina Facebook e sul canale YouTube della Polizia locale sarà pubblicato un filmato che illustra le buone condotte da adottare per prevenire i raggiri.