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by Martina Trevisan

Ecofin, Iva ridotta per i servizi digitali. C’è anche l’accesso a Internet

Sarà possibile anche in Italia ridurre l’Iva su alcuni servizi essenziali legati alla digitalizzazione, come l’accesso a Internet e la diretta streaming di eventi culturali e sportivi. L’Ecofin ha infatti aggiornato la lista di beni per i quali sono consentite tariffe ridotte (Annesso III della direttiva Iva) in virtù di nuove priorità legate alla trasformazione dell’economia, alla sostenibilità ambientale e anche alle esigenze della salute pubblica.

La decisione del Consiglio dei ministri europei permette anche di rendere le norme sull’Iva uguali per tutti gli Stati membro e dare a ciascuno la flessibilità di scegliere a quali beni e servizi della lista aggiornata applicare lo sconto dell’Iva.

Iva giù fino al 5% per i servizi digitali essenziali

Gli Stati dell’Ue continueranno ad applicare un’aliquota Iva standard superiore al 15%, tuttavia, ora avranno anche la possibilità di applicare due aliquote ridotte fino a un minimo del 5% a beni e servizi in un massimo di 24 categorie incluse nell’allegato aggiornato della direttiva.

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È prevista inoltre la possibilità di un’aliquota ridotta inferiore al 5% e un’esenzione a un massimo di sette categorie nell’elenco che si ritiene coprano i bisogni di base, ad esempio generi alimentari, medicinali, prodotti farmaceutici.

Il Parlamento europeo deve ora essere consultato sul testo finale entro marzo 2022. Una volta che le norme entreranno in vigore, gli Stati membri potranno per la prima volta anche esentare dall’Iva determinati beni e servizi elencati ritenuti idonei a coprire i bisogni di base.

L’aggiornamento della lista si basa su alcuni principi come l’interesse generale e il beneficio del consumatore. Per evitare abbattimenti dell’Iva a tappeto i ministri dell’Ecofin hanno comunque contenuto il numero di beni e servizi per i quali le tasse possono essere ridotte.

Iva ridotta, le nuove categorie

L’elenco dell’Ue include ora i servizi digitali che in precedenza non potevano beneficiare di tariffe ridotte come l’accesso a Internet e la diretta streaming di eventi culturali e sportivi; beni che tutelano la salute pubblica e che si sono rivelati strumenti cruciali nel contrasto del Covid-19 e che potrebbero rivelarsi utili in crisi future, sanitarie o ambientali. Potranno beneficiare della riduzione dell’Iva quindi anche i dispositivi di protezione individuale, le mascherine e alcuni dispositivi medici e articoli considerati ausili essenziali per i disabili e i prodotti igienici assorbenti.

Nell’elenco compare anche la fornitura di libri, giornali e periodici.

Sostenibilità, nessuno sconto dell’Iva per i combustibili fossili

Il Consiglio ha anche approvato la cancellazione delle esenzioni o riduzioni dell’Iva per i combustibili fossili e altri beni che hanno un impatto simile sulle emissioni inquinanti a partire dal 1 gennaio 2030. Le agevolazioni per i fertilizzanti e i pesticidi chimici termineranno entro il 1 gennaio del 2032 per lasciare più tempo alle aziende agricole di piccole dimensioni di adeguarsi.

Nella lista degli articoli che possono beneficiare di una riduzione dell’Iva sono stati anche introdotti beni e servizi eco-friendly come pannelli solari, biciclette elettriche, servizi per il riciclo dei rifiuti e sistemi di riscaldamento ecologici.

Le regole approvate oggi sono sostenute da un precedente accordo che prevede il pagamento dell’Iva nello Stato membro del consumatore anziché nello Stato membro del fornitore. La Commissione ricorda che ciò garantisce che una maggiore diversità dei tassi (come concordato oggi) avrebbe meno probabilità di perturbare il funzionamento del mercato unico o di creare distorsioni della concorrenza.

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